Malocclusione dentale cos’è

In ortodonzia, una malocclusione è un disallineamento o un rapporto errato tra i denti delle arcate dentarie superiori e inferiori quando le mascelle si chiudono. Significa non solo avere dei denti storti e disallineati, ma anche un morso debole e scorretto che può complicare il corretto svolgimento delle funzioni vitali, come la masticazione. Non si tratta dunque soltanto di un problema estetico, per questo è bene affrontarlo sin dalla tenera età.

Cosa causa la malocclusione?

La malocclusione è solitamente causata da problemi con la forma o le dimensioni della mascella o dei denti. Una causa comune è avere troppo o troppo poco spazio nella mascella. Se la mascella di un bambino è piccola, i denti possono crescere affollati o storti. Se c’è troppo spazio nella mascella, i denti potrebbero andare fuori posto. Altre cause di malocclusione includono la suzione del pollice, l’uso del ciuccio e la perdita dei denti.

Cosa comporta la malocclusione?

La malocclusione è innanzitutto un problema estetico, che può avere un grave impatto sull’autostima. Ma i denti storti possono essere difficili da curare, il che può portare alla carie o alla perdita dei denti. Quando la malocclusione è grave, può persino causare problemi nel mangiare o nell’articolare le parole. Il trattamento ortodontico può correggere il modo in cui i denti e le mascelle si allineano e ciò può aiutare una persona a sentirsi meglio con il proprio aspetto.

Come viene trattata la malocclusione?

Un dentista di solito diagnostica la malocclusione nei pazienti in tenera età. Ogni bambino dovrebbe essere sottoposto ad un controllo ortodontico entro i 7 anni.

Il problema più comune alla base della malocclusione è l’affollamento dei denti. Quindi, il primo passo nel trattamento potrebbe essere quello di rimuovere alcuni denti da latte per fare spazio alla crescita dei denti permanenti. Gli ortodontisti evitano di rimuovere i denti permanenti quando possibile.

Non è rara l’eventualità che il bambino debba portare un dispositivo in grado di spostare la mascella in una posizione migliore. Questi apparecchi funzionano meglio durante gli scatti di crescita di un bambino. Il passo successivo è quello di posizionare le parentesi graffe dentarie, che muovono lentamente i denti per correggere il morso.

Gli apparecchi ortodontici possono anche raddrizzare con successo i denti di un adulto. Ma l’unico modo per correggere i problemi mascellari nelle fasce di età più avanzate è con la chirurgia.

I denti tendono naturalmente a spostarsi fuori posto, anche dopo il trattamento con l’apparecchio. Per questo motivo l’ortodonzista ricorre allo splintaggio, una tecnica che permette di stabilizzare la posizione dei denti a conclusione di una cura ortodontica.

Si esegue mediante un filo che viene fissato sulle superfici interne dei denti interessati. Di norma si impiega un filo metallico oppure un nastro composto da fibra di vetro e resina biocompatibili. Tale aggiunta di materiali permette di ottenere una maggiore stabilità e solidità.

Il trattamento ortodontico può richiedere molti anni, soprattutto se si tratta di correggere una malocclusione in età adulta.